17 December 2007
09 December 2007
Like the Autumn leaves
Tutto si fa piu' stretto..come se fossi vicino al collo dell'imbuto.
La pressione aumenta come se avessi tonnellate di cose sopra di me.
Una sorta di parto.
Un anno e mezzo di viaggio.
Che viaggio.
Un anno e mezzo di vagare; sempre il vento in poppa.Proprio sempre.
Sto facendo la valigia tra mille cose.Ho iniziato due giorni fa.
Richiede un sacco di tempo, non ci sono solo delle magliette e vestiti da ripiegare, tante altre cose che vale la pena portarsi dietro.
Mi piacerebbe poterle metterle in fila ordinatamente cosi' da essere sicuro di non lasciare niente indietro.Ci vorrebbe una vita solo per poterle descrivere.
Mi trovo davanti ad un confine che non e' certo solo quello di questa isola lontana da tutto.Non avevo mai sentito tanto forte l'avvicinarsi di una Frontiera.
Forse non e' la terra che mi ha segnato di piu' ma e' legata alla fine del percorso piu' lungo che abbia mai fatto.
Arriva la linea che si tira alla fine di ogni operazione.
Non necessariamente legata all'ultima cifra o alla prima
Dopo tutto questo non esiste angolo del pianeta che si possa considerare lontano.Tutto cio' che posso incontrare lo trovero' all'interno dell'enorme abbraccio che ho dato al pianeta.Consolante..
Sara' piu' difficile essere stupito ma sara' piu' facile apprezzare e gustare i dettagli.Come quando si conosce un po' di piu'.
Quando sei in grado di bere tutto cio' che viene come vino pregiato.
Il semplice vedere il tuo futuro come lo vedo adesso e riuscire a goderne immaginandolo.
Like the Autumn Leaves.
Fallin from the highest Tree.
No matter where you fall.
Don't need to be worried about it.
No way to control it.
No way.
Drink your falling drop after drop.
If you go either up or down.
The result is not where you land.
It's all about letting it go.
It's all about the Lines you draw in the air.
Like the Autumn Leaves.
Giro per Sydney preparandomi a prendere il volo che tra qualche manciata di ore mi portera' via di qui.
Sguazzando nell'affetto di amici che ti fanno davvero capire il peso del ritorno a casa.
Quello che da' all'ultima parte del viaggio il nome di Ritorno.
Basta essere un po' brillo e ti ritrovi a scrivere cose cosi' rischiose, ad esporre a sconosciuti parti tanto vulnerabili.
So per certo che il jazz riempie e fa vibrare come non mai.
Mi sa che sono pronto a cadere verso casa.
Like the Autumn Leaves.
Fatemi un favore...ascoltate Autumn Leaves di Cannonball Adderley e Miles Davis.
Chissa' che non possa darvi un sorso di quello che mi succede adesso...
Scritto da Rocco alle 1:05 PM 9 commenti