30 October 2006

Bene bene...

Non ho il fisico, me lo hanno sempre detto.Nel senso che se sono stanco oppure ho dormito poco non capisco nulla di nulla(oltre alla pancia, dico).Ora sono stanco e ho dormito poco.Mi trovo a Chandigarh, nel Punjab meridionale.Sono partito alle 5 e mezzo da Amritsar facendo le corse perche' ho spento la sveglia e mi sono riaddormentato.Che brodo.
La citta' e' stata progettata da LeCorbusier per il governo indiano che voleva un centro direzionale per il paese.E' un po' angosciante...Casermoni di cemento armato e tutto diviso a settori, ti muovi per la citta' solo dicendo ai ricshaw in che settore vuoi andare.Vorrebbe essere un'organizzazione alla New York ma con gli indiani dentro...Impossibile!Non ci sono i nomi delle strade ed e' piu' difficile orientarsi che nelle stradine di Varanasi.
L'unica cosa(per ora)di incredibile sono i Rock Gardens di questo Nek Chand, un tipo che lavorava alla supervisione delle strade indiane e che raccogliendo materiali di scarto delle industrie e rifiuti lungo le strade ha costruito questi giardini.
Sono, per rendere un'idea, tipo i giardini di Collodi alla seconda.Favolosi.
Bene bene, ho detto che sono lesso....infatti adesso vado a letto a dormire un'oretta.

Mah

Sono fuggito dalla situazione super relax di Srinagar anche perche' sembrava pericolosa e costosa qualsiasi forma di escursione sui monti.Dopo aver passato tre giorni incriccato di schiena e di testa a leggere, fare passeggiate e a ragionare con la famiglia che mi ospitava ho preso un autobus per Jammu,piu' a Sud.
Per fare 300km ci sono volute 14 ore di curve, di soste innaffiate di Chai(te' con il latte),code ,posti di blocco e cosi' via.Paesaggi mozzafiato.
Se il Kashmir non avesse la situazione di guerriglia al fronte orientale con il Pakistan sarebbe uno tra i posti di montagna piu' frequantati del pianeta.In effetti lo era prima che sorgessero i problemi.
Viaggio lungo e scomodo.A seconda del tratto di strada cambiava notevolmente temperatura;se l'autobus percorreva un tratto su una parete rivolta a Nord era sensibilmente piu' freddo che negli altri posti.In piu' cascatelle ad ogni fenditura delle pareti di roccia e villaggi che esistono solo per rifornire i camionisti e i viaggiatori di acqua e cibo.Buche grosse come vasche da bagno e,proprio come vasche da bagno,piene di acqua.Le ho sentite tutte molto bene dall'alto del mio torcicollo.
Siamo arrivati a Jammu verso le 22e30.HO trovato praticamente in partenza l'autobus per Amritsar el'ho preso al volo, tanto ormai, visto che ci sono.....
Avevano solo posti nella cabina dei piloti.Sono piccoli, particolarmente scomodi e hanno come schienale i finestrini con relativi spifferi e spigoli.
Meno male che verso l'una si e' liberato un posto e sono riuscito a dormire un poco.
Alle 3 alla citta' del Golden Temple, finalmente.
La citta' e' pazza da legare.Trafficatissima e super inquinata dai tubi di scappamenti euro-4.In alcuni momenti non si respira, specialmente la sera.
Appena alzato mi sono fiondato al Golden Temple dove ti fanno levare le scarpe, come sempre, e ti mettono una pezza sulla testa tipo bandana.
Questo e' tempio sacro ai Sikh , il fiero popolo che porta il turbante.E' nel mezzo di un lago e ci si arriva attraverso un camminamento rialzato di poco sopra l'acqua.Tutto intorno al lago c'e' un pavimento di marmo che finisce in un perimetro di portici.Tantissima gente(non solo Sick)cammina in senso orario su questo pavimanto per arrivare all'ingresso del camminamento per il tempio e i devoti fanno il bagno dentro l'acqua con solo mutande e turbante addosso.Bambini, ragazzi, vecchi.
Non so come mai ma mi stavo per mettere a piangere.Motivo??Non lo so.
Non sono neanche di lacrima facile ma stavo per piangere.Mah....
IL giorno dopo sono andato a vedere la cerimonia di chiusura del confine tra India e Pakistan.E' piuttosto ridicola come mi sembra tutte le parate militari o quasi.Gia' da questo si capisce come gli Indiani abbiano il gran dono di non prendersi troppo sul serio.Sono in tensione con quello stato e fanno della chiusura serale del confine una sorta di fiera con bandierine, cappelli, pannocchie arrosto e cosi' via.In questo sono mitici.

26 October 2006

Srinagar

Eccomi arrivato finalmente alle pendici dell'Himalaya.Sono a Srinagar, cuore del Kashmir.Terra bellissima ma enigmatica, come lo e' la gente che ci vive.Per ora tutto ok e domani me ne scendo fino al tempio dei Sick(quelli col turbante) a Armitsar.Purtroppo sono venute delle piogge fuori stagione che hanno bloccato tutti i posti mogliori per fare escursioni.In ogni caso sono stato a letto due giorni per un torcicollo 22scala Brunori e non ho sofferto troppo la mancanza dell'avventura.Raccontero' con calma quando saro' sceso un po' e sara' piu' facile trovare internet.Nel frattempo ho messo un antipastino di foto per gli appassionati.

23 October 2006

Bella gente...

Bella gente, non ce la posso fare.Odio le citta'.Ti tolgono tutte le energie.Pensavo fosse solo su di me ma anche la Ciska e' in coma.
Stasera lei torna a casa.Ha il volo alle 2 e 30 di notte per Milano.
Tornero' in albergo e domani mattina passano a prendermi all'albergo immerso nel Main Baazar e mi portano all'aereoporto.Vado a Srinagar, nel cuore dell'Himalaya.
Il mio fisico non regge la pressione delle citta' indiane per piu' di due giorni,in piu' e' da giugno che sto in piena estate e inizia a lamentarsi.Lassu' trovero' una temperatura meravigliosa.Sono con l'agenzia statale del turismo e sono ben tutelato dalle scocciature che si trovano da quelle parti.
Stamani ho ricevuto una brutta notizia e una buona..
Mi hanno detto che la Flower Valley e' gia' chiusa per la neve cosi' come la valle dello Spiti.Nevicate abbondanti. Mi dispiace troppo, anche perche' avevo promesso di andare da quelle parti ad una persona.
Mi hanno detto pero' che saro' in Nepal nel periodo migliore per raggiungere il campo base dell'Everest.Due settimane o tre di marcia a seconda del giro che vuoi fare.Un bel sogno nel cassetto non e' vero???

22 October 2006

Piccadelhi

Delhi

Le citta' in India fanno incazzare.Di brutto.
Pero' Delhi stasera aveva qualcosa di diverso dalle altre situazioni metropolitane trovate fino ad ora.Mi e' anche tornata un po' la voglia di scrivere.
Ho rallentato un po' perche' quei colonnoni immensi che scrivevo sono illeggibili.Nemmeno Guerra e Pace.In piu' pensavo di non essere letto da anima viva, invece la mia Mamma mi ha detto che legge sempre e che lo fa leggere anche alle sue colleghe.Se piace alla Mamma e' un motivo piu' che sufficiente per continuare.Magari anche qualcun'altro apprezza.Ma la Mamma e' la Mamma.
Dopo qualche giorno passato a Mysore da Ema in completo relax, fra uno yogurt e una papaya, tra una barzelletta e l'altra, tra un rickshaw e una Yamaha 350, abbiamo passato la serata del Diwali a Bangalore.E' una citta' bruttina e disordinata anche se l'abbiamo beccata nella serata piu' delirante dell'anno.Un bel volo con l'aria condizionata a nastro sul collo ed eccoci qua a Delhi.Siamo capitati in un quartiere movimentato, con un grande mercato dove vendono roba a poco(la Ciska sembrava un moscerino davanti ad un neon) e dove ti chiedono se vuoi qualcosa da fumare ogni tre minuti.Domani sera la Ciskina mi abbandona e se ne torna in Italia.Io rimarro' qualche giorno a Delhi per vedere qualcosa in citta' e per concepire il resto del viaggio.Ho trovato molte informazioni e adesso devo razionalizzare un po' il percorso senno' divento scemo a girare come una trottola.Per ora mi faccio trascinare per la citta' dalla furia omicida della Ciska.Appena se ne va dovro' fare i conti col fatto che sono solo.Ci vorra' qualche giorno per capirlo(penso).
In questi giorni girero' per questa citta' che sembra tirata fuori da un racconto di avventura cercando di odiare il meno possibile gli indiani metropolitani.
Forse ho trovato, su suggerimento di un ragazzo conosciuto a Mysore, le parole per descrivere la contraddizione che si avverte qua.Ne avevo parlato a proposito di Varanasi.Appena ho tempo sufficiente cerchero' di scrivere di che si tratta.Sono le uniche cose che vale la pena di provare a spiegare.
Mi raccomando, fate ammodino la' in Italia.Non mi combinate casini....

20 October 2006

17 October 2006

IL palmo di una mano...



Avrei voluto fotografare anche la faccia della Ciska.

16 October 2006

16 ottobre(I tempo)

Stamani verso le 6 e mezzo siamo stati a sbirciare un po' la sala dove fanno lezione di Yoga e c'erano tutte queste persone che si stiracchiano e contorcono in maniera davvero incredibile nel silenzio piu' totale.Dopo una consistente colazione, un po' di riposo(da niente) e un pranzo molto buono(sempre verdurine e yogurt) abbiamo iniziato un altro tipo di avventura....
Ai confini della citta' di Mysore si trova una collina piuttosto improvvisa e densa di vegetazione alla base della quale ci sono grandi alberi con molte scimmie tutte intorno.Di li' inizia una bella scalinata tutta irregolare con piu' di mille gradini colorati di rosso di bianco e di giallo.Pad un tempio non molto bello ma con una bella terrazza davanti sulla pianura dove si trova Mysore.E' pieno di negozietti e di bancarelle per turisti e pellegrini intorno ai quali si trovano venditrici di fiori per il tempio e mendicanti.La scalinata ha la funzione di prepararti al tempio e di "migliorare" il Karma.In effetti e' faticosa anche se pensavo molto peggio.Lungo tutto il percorso si vedono ragnatele di un metro quadrato minimo con al centro dei bei ragnoni grossi come il palmo di una mano.Zampe lunghe e corpo affusolato, hanno come avvertimento per gli incauti un segno nero bianco sulla chiena con due macchioline nere che sembra proprio un teschio.La cosa piu' fastidiosa per che ha paura dei ragni e che costruiscono le loro ragnatele proprio sopra la scalinata a volte a pochi centimetri dalla testa dei pellegrini\passanti oltre al fatto che se ne vedono migliaia nei dintorni.Sono proprio belli.

Mysore(secondo tempo)

Tornando alle caratteristiche della guida indiana....Dicevo che suonano anche solo per manifestare la gioia di essere in una strada vuota.Come noi accendiamo la radio in macchina, loro suonano.All'inizio innervosisce non poco, ma poi passa.
Essendo il clacson un mezzo cosi' usato, non e' affatto carico di significato aggressivo come da noi.Col clacson avverti che stai arrivando non mandi al diavolo un cretino che con un camion ti supera a sinistra in una stradina stretta e piena di buche a 90km\h.Ti stupisci del fatto che non suonano quando gli altri attentano alla tua vita...
Comunque....non sono riuscito a dormire u po' per la posizione sul seggiolino(vedi Mysore prima parte) un po' per la guida del conducente che non aiutava affatto.Ogni curva rischiavo di finire addosso alla famigliola innocente che si trovava al di la' del minuscolo corridoio centrale.In compenso(c'e' sempre un compenso)capisci e vedi delle cose belle.
Vedi come gli indiani sanno stare accatastati dentro un autobus che va come le fucilate senza fare la minima piega e senza mai fare storie.Tutti molto composti, aspettano il loro turno(a parte la corsa ai posti iniziale)e come non hanno la minima difficolta' ad appoggiare la testa sulla spalla del vicino sconosciuto.
Vedi come le famigliole si mettono a sedere sull'autobus con piu' di 12 ore di marcia da affrontare senza che un bambino si lamenti mai.Li vedi tirare fuori la cena fatta a casa da una bustina per mangiare durante le soste di marcia se non hanno soldi o voglia di mangiare alle taverne.
Vedi feste di paese lungo strada con la banda all'Europea che suona motivi indiani seguiti da carrettini con le statue di Ganesh contornate da impianti audio che sparano musica truzzissima (che copre anche la banda).Vedi tramonti meravigliosi tra canali e palme andare giu' sul mare.Vedi gli autisti che ti vedono distrutto da una nottata in autobus che ti invitano a prendere un Chai con loro, anche se loro lo fanno tutte le notti e stanno proprio bene.Vedi belle cose e le cose belle costano, o soldi o fatica.In questo caso fatica.
Meno male che verso le 4, du eore prima dell'arrivo a Mysore si sono liberati un po' di posti e sono riuscito a dormire un pochino.Arrivati a Mysore alle 6 di mattina siamo andati con una apina-taxi alla scuola di Yoga dove studia Emanuele, un ragazzo di Montevarchi amico della Ciska che, poverino, ci sta ospitando.
Adesso sono due giorni che facciamo ben poco, riprendendoci dal viaggio e conoscendo un pochino questa comunita' di persone che vengono da ogni angolo del pianeta deditissime a questa disciplina.La cosa piu' strana, che stupira' tutti voi e' che stiamo facendo una vita sanissima.Tonnellate di frutta squisita, verdurine in tutti i modi e latte e yogurt mescolati con frutta.Sembriamo davvero sani.
L'India cambia le persone non e' vero??

15 October 2006

Mysore

Erano troppi giorni che vivevamo nella bambagia Goana e abbiamo deciso di andare un po' piu' a sud.Dopo 2 giorni di riposo e 3 giorni di moto ci e' sembrato opportuno levare le tende.Con la moto ci siamo visti prima il nord poi il sud,l'interno e di nuovo il sud.Abbiamo trovato la spiaggia che si vede nella foto dove bevo il succo di cocco insieme al mio amico Venerdi'.Li' abbiamo provato la febbre del tropicale.
Tre o quattro ore tipo lucertole sulla spiaggia con venticello delicato dal mare, possibilita' di riparo dal sole sotto una palmeta con fiumicello annesso,pochissimi turisti(i pochi che si fanno qualche ora di moto per arrivare fin la'), conchiglie bellissime sulla spiaggia e succo di cocco a volonta' = Paradiso.
Ma si sa che ci si annoia velocemente della perfezione, allora abbiamo invocato dolore, sofferenza e pena sprezzanti del pericolo.
Ci siamo fatti il tragitto di 17 ore, da Panjin(capitale di Goa) a Mysore (nel Karnataka), sull'autobus che costava meno.
Vi verra' naturale un sorrisetto dopo cio' che ho detto ma vi assicuro che la cosa non e' cosi' banale.
Innanzi tutto il commesso dal quale abbiamo prenotato la tratta ci ha guardato come si guardano i pazzi e ha scosso la testa.Ci ha chiesto se eravamo sicuri, ma sicuri???sicurisicuri??
La nostra testardaggine e' stata premiata.....Alla stazione degli autobus, dopo la mezzora di ritardo OBBLIGATORIA* e' arrivato il piu' scalcagnato di tutti i bus di passaggio ed era proprio il nostro!!Ci hanno fatto caricare i bagagli dentro perche' ci hanno detto che era molto probabile trovare acquazzoni lungo strada e meno male non e' stato cosi'.Saliti a bordo ci svaccati su due sediloni vuoti per fare una pennichella sfottendo con la mente tutti quei fessi che prendono gli autobus deluxe.
Dopo neanche due fermate l'autobus, se cosi' si puo' definire quel mezzo di trasporto, era pieno come un chicco d'uva.La Ciskina ed io in pochi secondi ci siamo ritovati a sedere in uno spazio appena sufficiente a contenere lei soltanto,con i bagagli in mezzo al corridoio e con le mie ginocchia oblique, ad invadere mezzo passaggio.Questo di solito disturba un po' le persone dalle nostre parti perche' sono costrette a modificare un po' la camminata lungo il corridoio per evitare le tue gambe.Gli indiani invece non sembravano minimamente preoccupati da questo, anzi sembrava apprezzassero quella deliziosa resistenza al loro passaggio.E, solo per ringraziare un poco questa mia invasione di campo sembravano addirittura sottolineare la brutalita' dei loro movimenti al loro passaggio dalle parti delle mie gambe.A tutto questo vanno aggiunti tre fattori fondamentali che sono le condizioni delle strade, la tecnica di guida indiana e il loro clacson.
Suonano si potrebbe dire "aprioristicamente";del tipo, nel dubbio suona.E piu' forte e' il loro clacson e piu' possibilita' ci sono che quelli intorno li lascino passare.

Il; resto lo scrivo piu' tardi.Adesso devo andare....

13 October 2006

oooooo, Finalmente....

Stamani in attesa dell'autobus ho avuto un sacco di tempo per mettere a posto il blog.Ho messo un sacco di foto.Non avete piu' scuse.
Besos

12 October 2006

Allora???

Questo blog si sta addormantando...Non sperate che io stia qui con le mani in mano.
Vi tartassero', riempiro' caselle di posta di ingiurie fino a che non otterro' attenzione da tutti voi.Ebbene si , sono un viaggiatore barbuto agguerrito.
Ci sta che inizi anche un forum collegato al blog,cosi' per vedere se qualche mente esce dal torpore del freddo toscano.Sveglia!!!!C'e' nessuno???Tanto scrivero' finche' le dita potranno battere sulle scassate tastiere indiane.Ci potete giurare.
Baci, Barba Blu'

10 October 2006

Goa

Sono rosso come un peperone.Oggi abbiamo girato su una piccola moto tutto il sud della regione e posso affermare senza timore di aver fatto il bagno nel piu' bel posto che abbia mai visto.Considerando che ho girato delle nazioni che a mare sono messe molto bene, come la Grecia, come la Croazia e anche come l'Italia, vi lascio immaginare dove mi sono ritrovato.Roba da pazzi.
Su suggerimento involontario del mio amico Visa poi faro' anche un post nel quale comperiranno tutti gli aspetti negativi che ho raccolto durante la mia esperienza Indiana.Non vorrei che si pensasse che sono solo un fanatico dell'India che non riesce nemmeno a vedere quelli che sono i lati piu' incomprensibili o quelli piu' "brutti".Di certo non sono a Gardaland, di cose strane ne succedono eccome.Di fatto Goa e' pazzesca e siamo arrivati in un periodo di bassa stagione.Prezzi bassi, relativamente poca gente, migliaia di motorini a noleggio per nemmeno 2 euro al giorno..Il paese dei balocchi.
Mettero' foto nuove e vecchie in modo da farvi vedere un po' di che si tratta.
A presto...

08 October 2006

Parrucchiere Rajastano

Istruzioni per l'uso

Prendendo spunto dall'incapacita' informatica di mio padre, detto le istruzioni per poter lasciare post(in italiano messaggini) sul mio blog.
1)Cliccare con cautela sulla scrittina "post a comment".
2)Sullo spazio bianco scrivere il messaggio che si vuole pubblicare sul blog.
3)Cliccare sulla voce "anonymous"
3a)Essendo il messaggio da parte di anonimo, puo' essere utile firmarsi alla fine del messaggio
4)Cliccare con estrema gentilezza sulla voce "Publish post"
5)Rileggere accuratamente cio' che si e' scritto e pentirsi amaramente delle sciocchezze pubblicate.

Girata fuori porta a Varanasi



HO AGGIORNATO LA SEZIONE FOTO!!!!poca roba ma bellina..

Post con parentesi (FESTA!!!)

E' passato quasi un mese e ancora non ho ringraziato tutti coloro che sono venuti fino a Reggello per salutarmi.E' stata una festa a dir poco fotonica.
Vorrei inoltre salutare chi non e' potuto venire per i piu' disparati motivi e chi non e' stato avvisato.Niente di personale, devo dire a mia discolpa che ho fatto un invito aperto e che non ho telefonato a nessuno.Il passa-parola ha funzionato ma magari qualcuno e' stato tagliato fuori e mi dispiace..
Bacio a tutti

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Varanasi, quest'uomo mi guardava mentre aggeggiavo con la macchina fotografica e sono riuscito a rubargli la faccia curiosa.Vagava sulla sponda del fiume guardandosi attorno come se fosse appena nato.

04 October 2006

Varanasi

Dopo aver finito i nostro giro nel Rajastan e aver visto la distesa di case blu ai piedi del forte di Jodhpur, il lago col castello nel mezzo in pieno centro di Udaipur, l'enorme citta' di Jaipur dall'alta collina del castello che la sovrasta siamo arrivati ad Agra,la citta' del Taj Mahal.Non si trova nel Rajastan ma ad una trentina di km dal confine che ha in comune con l'Uttar Pradesh, a regione a sud di Delhi.Agra e' naturalmente a meta immancabie proprio per via del Taj Mahal,e come tutte le citta' immancabili e' piena degli aspetti piu' fastidiosi del turismo.La citta' e' come tutte le altre;ha un bel forte e tanti negozi.Ha certamente piu' alberghi ma non vedo molta differenza fra le varie citta' viste fino ad ora.Siamo stati la mattina all'alba a vedere il sole che colora l'enorme mausoleo di rosa.Gia' e' pieno di turisti stranieri alle 6 di mattina e il pomeriggio si riempie di scolaresche e di turisti indiani.E' senza dubbio piu' bello di quel che uno si puo' aspettare.Oltre ad essere inponente di dimensioni e' armoniosissimo e il suo marmo bianco riflette la luce del sole facendogli cambiare colore in pochi minuti.
Tutto intorno c'e' un grande giardino nel quale si puo' stare a guardare con calma il mausoleo incorniciato dagli alberi.
Fu costruito da un Maraja per una delle sue tre mogli che mori' dopo avergli dato 14 figli.Questo Maraja era un po' troppo ambizioso..
Dopo aver costruito il forte della citta' e il grande mausoleo per la moglie(il Taj Mahal e' un mausoleo) inizio' la costruzione di un altro mausoleo per se stesso al di la' del fiume che scorre accanto a quello della moglie, uguale ma nero.Fini' per essere arrestato da suo figlio perche' aveva iniziato a usare un po' troppi soldi pubblici.

La sera abbiamo preso il treno che da Agra ci ha portati a Varanasi.La stazione,nella quale abbiamo aspettato per quasi 4 ore e' incasinatissima.
Vedi di tutto.Un sacco di storpi vengono a chiederti qualcosa da mangiare, ragazzotti che vogliono cambiarti la suola dei sandali, facchini che non capiscono nemmeno una parola di inglese che ti stanno addosso per portare i tuoi bagagli sul treno(e non sai nemmeno se e' quello giusto), topi di 25cm che corrono sulla ferrovia e cani randagi che scorrazzano seguiti da un codazzo di cuccioli tutti pelle e ossa.Ti capita di incontrare santoni mezzi nudi con la fronte pitturata e la barba lunga che ti salutano sorridendo perche' si sono accorti ch li stai guardando.Verso le 6 e 30 quando inizia a scendere il sole la stazione viene invasa da migliaia di uccelli che si mettono accovacciati sui cavi che corrono lungo tutte le pareti della stazione facendo un casino tale da rendere difficile a cnversazione.
Arrivato il treno inizia la corsa per capire quali sono il vagone giusto e la cuccetta che ti spetta.I posti letto sono molto piu' comodi e puliti di quelli che ho trovato sul treno Firenze Palermo anche se ,essendo nella cuccetta piu' alta, avevo l'aria condizionata fra capo e collo.La mattina alle 6 siamo arrivati alla stazione di Varanasi e un taxi ci ha portato fino all'hotel Buddha, poco lontano dalla stazione.Avevamo prenotato una stanza qualche giorno prima perche' proprio la sera del nostro arrivo c'era una delle piu' importanti festivita' Hindu e rischiavamo di rimanere senza tetto per un paio di notti.
Abbiamo fatto un giro a piedi per la citta' imponendoci di non prendere i tuktuk(tipo rischo' a pedali o motorizzati)dalle 3 di pomeriggio fino alle 10 di sera.Siamo arrivati sul Gange e lo abbiamo risalito per un paio di km.Ogni 10 m qualcuno ti propone un giro in barca(che faremo domattina all'alba credo) o un massaggio.E facendoti questo sentiero fangoso lungo il fiume vedi gente che si fa il bagno o lava i panni nell'acqua verde del Gange, santoni mezzi nudi seduti sotto degli ombrelli vicini alla riva, barconi pieni zeppi di Koreani o Giapponesi che luccicano per i flash delle macchine fotografiche, statue di cartapesta che galeggiano appena in mezzo a isolette di ramoscelli e pezzetti di legno.In alto, sui tetti delle alte case che si affacciano a pochi metri dal fiume vedi scimmie che saltano e gente che si affaccia.
Lungo questo sentiero abbiamo incontrato una bambina che avra' avuto circa 8 anni che vendeva coppettine di foglia con dentro una piccola candela fatta a mano e un po' di petali di vari fiori da accendere e far portar via dalla corrente.Servono per pregare per la famiglia.Cosi' per il Gange la sera si vedono passare lungo la sponda queste ciotoline con un lumino dentro.Poche centinaia di metri piu' avanti si vede il fumo nero dei fuochi funerari che bruciano incessantemente.Ad un tratto ti trovi di fronte a questi grossi falo' con il fumo che fa bruciare gli occhi ed enormi cataste di legna.Ci sono molti tipi di legna a seconda di quanto puo' pagare la famiglia del defunto,si va dalla piu' cara che e' legno di sandalo a legno comune.Ad un tratto ti ritrovi nei vicolini appena dietro ai Ghata dove fanno le cremazioni con cataste di tre metri di legna i lati, un grande vai e vieni di gente, uomini a tagliare la legna con le accette e mucche che scorrazzano placide per le stradine strette.A quel punto il sole era calato e il cielo era appena luminoso, in ogni caso appena visibile tra gli alti tetti dei vicolini nei quali ci siamo messi a girare a caso.Centinaia di piccoli negozi illuminati da una candela o poco piu' si incastrano uno dopo l'altro.Non si riesce a vedere piu' il volto della gente che ti viene incontro ma solo a sua sagoma e i due riflessi delle candele dei negozietti sugli occhi.Un toro alto poco meno di me con due corna che prendeva piu' di meta' della strada passava di negozio in negozio a prendere qualcosa da mangiare.Tirando fuori la lingua aspettava che il negoziante di turno gli ci appoggiasse sopra delle cose che tirava fuori da un sacchetto.Ci hanno detto che lo fa ogni giorno alla stessa ora da anni.Dopo essersi persi per i vicolini ci siamo ritrovati di nuovo sulle vie principali dove tutti ti chiedono se vuoi un tuktuk o un saree di seta e cosi' via.La sera verso le 7 sul fiume c'e' stata la cerimonia che precede l'usanza di buttare nel fiume la statua di varie divinita' fra le quali ho riconosciuto Durga(dea della distruzione) e Ganesh(la divinita' con la testa di elefante).
Completamente sfiniti dalla stanchezza e dalla fame, visto che non mangiavamo da piu' di 24 h , ci siamo trascinati fino ad un piccolo ristorante deserto a causa della festivita' ,nel quale abbiamo mangiato benissimo.Di li abbiamo preso un tuktuk per tornare all'albergo iuttosto lontano da li'.
La contraddizzione e' forte a Varanasi, forse ancora piu' forte che nelle altre citta' che abbiamo visto.E' una contraddizione difficile da spiegare, appena trovo le parole per farlo tentero'.
Adesso mi aspetta il secondo giorno nella citta' sacra di una delle incarnazioni di Shiva.
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Interruzione: Ciao a tutti, per chi non mi conosce (e siete i piu`!) io sono la Ciskina. Rubo solo poco spazio per un affare di massima rilevanza: dire alle bambine che Rocchino sta mangiando! Eccome se sta mangiando! Tutte verdurine e riso o naan (tipo schiacciatina), senz`altro pero` devo dirvi che dimagrira` perche`, come gli dice sempre Sandeep: "You have to eat slowly, man!" e in piu` si suda da fare paura quindi saremo "puliti dentro e belli fuori"! Vi abbraccio. Ciska