Un mese di ferie
Ho latitato per un mese.
All'inizio non ho scritto per non far capire la data del rientro poi sono stato risucchiato dl vortice delle feste natalizie e del rientro.Chiedo scusa ma anche il blogghettino aveva bisogno di ferie.Ha lavorato sodo e senza sosta per un bel po'...
IL passaggio asiatico è andato benone anche se chiaramente la prospettiva sul continente mio preferito non poteva essere la stessa dell'altra volta.
Come col cibo, l'ordine e la quantità di ciò che è servito fa la differenza.
Siamo tornati a casa senza che ci aspettassero.Babbo era a tavola con tutti i fratellini,a cena.
Non sto a descrivere le varie reazioni e facce, sarebbe inutile.Abbiamo di certo sconvolto le vite di tutti( come da progetto).
La mamma era a cena fuori con le colleghe.
NOn ci siamo certo persi d'animo:siamo andati al ristorante e gli siamo spuntati alle spalle poco prima che arrivasse il primo.
Ho visto il sangue scendere giù dalla faccia della mamma.Pareva avesse visto due fantasmi.
Sembra non sia cambiato nulla.Non appena sulla strada di casa dall'aeroporto di Roma sembra di non essere mai partiti.
Quando incontri gli amici, quelli di una vita , quelli cari e gli amici e basta, pensi quanto poco hai perso a stare via tutto questo tempo.Lo scalino che dal basso pare immenso ti fa ridere visto da sopra.
Ho iniziato a suonare in orchestra pochi giorni dopo il rientro.E' stato un ottimo modo per ricominciare a suonare,rivedere un po' di gente e tenermi lontano dalla famigerata Depressione da Rientro.
L'ho tenuta lontana per un bel po' poi è arrivata piano piano, un po' subdola.Come una goccia d'acqua che supera il polsino della giacca e ti scende fino al gomito.Malefica.
Non so come descrivere.Mi viene in mente di quando si giocava sui tappeti elastici in pineta a Viareggio.
Dopo tutto quel saltare, piroettare in aria, quando scendi ti stupisci di quanto sia poco elastica la terra.Ti senti goffo e frenato.
Se tu provassi a spiegare la sensazione del post-tappeto elastico a chi non l'ha mai provato, probabilmente ti prenderebbe per scemo.Un po' scemo mi sento in effetti.
In ogni caso ho provveduto a non lasciare troppo spazio alla piaga psicologica del post rientro.Mi son messo a studiare la tromba con determinazione.Non tante ore al giorno, piuttosto poche ma buone.Come quando si ricomincia una cosa a cui si tiene.
Adesso che la mia sete di viaggio è (temporaneamente) placata mi sono buttato a peso morto sulla ricerca di un buon posto dove studiare.Voglio giocare la carta musica.
Fino ad adesso sono stato davvero molto fortunato e penso che sarebbe un peccato lasciar seccare il germoglietto(RAMO VA MEGLIO??).
Adesso so che c'è molto altro a giro per il mondo che mi piace tanto tanto tanto..
Per cui non è obbligatorio suonare.Non essendo più così scontato, essendo una Scelta, sarà più facile fare quello che scelgo con più impegno.
Basta torte...
Sono a Rotterdam agli open day dei vari conservatori.Voglio vedere se può essere il posto giusto dove fare il Master.
Di questo scriverò non appena ho le idee più chiare.