30 September 2006

Seconde righe..

Pensavo sinceramente di avere meno problemi con internet perche' mi avevano detto che in India la velocita' di connessione era alta.E' vero ma e' difficile trovare posti dove la connessione e' decente davvero, in piu' regolarmente salta la corrente circa due volte al giorno e solitamente nel mezzo della lettera piu' bella che tu abbia mai scritto..Non appena hai trovato le parole per completare il concetto o il racconto che hai in testa salta la corrente.Pace...
Cerco di comportarmi da indiano almeno in questo.Non si scompongono mai.
Sono a Jaipur nel mezzo del Rajastan orientale.L'ultima volta ero alle porte della grande zona desertica che si trova al confine con il Pakistan(la tensione fra i due stati in questa zona e' perlopiu' formale).Dopo aver scritto la mail mi sono ritrovato a vagare per l'albergo con la torcia perche' la corrente era saltata per via di una tempesta di sabbia mista ad acqua durata varie ore.L'aria era pesante ed era molto difficile respirare.La mattina dopo sembrava tutto normale e la poca acqua era gia' asciutta..
Abbiamo visitato vari paesini in mezzo a zone aridissime senza fine vedendo gente splendida e sempre sorridente benche' non proprio benestante.Il turismo era poco e gli sguardi incuriositi.Poi andando verso sud si entra in una ampia area collinosa.Le colline sono puntute ma molto verdi l'acqua abbonda e i campi sono fertilissimi.E' piovuto due volte nello stasso giorno, segno buono anche se da quelle parti piove molto di piu' che nel resto della regione.Lo scenario lascia senza fiato:ai piedi delle colline inizia un po' di verde che ti introduce in questo continuo di sali e scendi fra colline di un verde accesissimo e laghetti e fuimiciattoli con decine di bufali a fare il bagno nel fango.Mucche in mezzo alla strada, uccelli coloratissimi e scimmie bellissime che vengono a mangiare biscotti dalle tue mani.
La gente e' bellissima e lungo le strade ci sono camion decoratissimi stracarichi di merci, donne dai saree (vestiti lunghi) coloratissimi ai bordi delle strade che lavorano e bambini che vanno a scuola in divisa.Tutti salutano con sorrisi splendidi evidenziati dal sole che dopo la pioggia colora tutto di luce ancora piu' intensa..
Forse sto diventando troppo poetico.In ogni caso siete piu' che autorizzati a prendermi per il culo visto che tanto dall'altra parte del mondo o quasi.
Ci siamo sistemati in un bell'alberghetto in mezzo al niente con davanti una strada secondaria poco trafficata e quasi solo da trattori e camion merci.
La nostra camera aveva una terrazzina che dava sul giardino e poco piu' avanti decine di scimmie giocavano sui rami di albero molto grande vicino alla strada.La pioggia e' iniziata a scendere e gli uccelli si sono alzati in volo.Poco dopo siamo stati al tempio giainista poco distante dall'albergo.Il giainismo e' una religione nata dall'Hinduismo che venera moltissime divinita', le differenze con l'Hindusmo sono moltissime ma convivono magnificamente e non si ricordano tensioni fra le due credenze.In mezzo a tutte quelle splendide colline di cui parlavo prima, davanti ad un fiume e circondato da alberi alti pieni di scimmie si trovano due templi, uno giainista e uno hindu.Quello giainista e' enorme e di una raffinatezza da far tremare molte delle nostre piu' famose chiese..
Tutta in meraviglioso marmo bianco e scolpita con migliaia di decorazioni sembra il luogo dove ti immagini che regni la pace dei sensi.Sembra quasi finta da quanto e' bella.In piu' un Holyman ci ha fatto da guida al suo interno e sia Ciska che io ci siamo follemente innamorati di lui.Occhi dal bordo celeste e l'interno verde, da brividi.Un fare da chi ha solo da insegnarti(in senso buono)lo abbiamo seguito come si seguono le luci da neonati.Gli avremmo lasciato tranquillamente la carta di credito quando ci ha chiesto un'offerta per le riparazioni del tempio.
Consiglio l'ascolto della canzone "L'uomo che cammina sui pezzi di vetro" di De Gregori per capire un pochino come mi sentivo.Bene, adesso vado e appena posso continuo a scrivere sperando che a qualcuno interessi.
Baci a tutti.
Ali' Baba'(come mi chiamano qua per via della barba)

24 September 2006

Prime righe...

Arrivati a Delhi siamo rimasti sommersi dall"India come ci aspettavamo....Ci sono piu' di 30 gradi , l'aria e' molto pesante per l'afa e le prime ore rimani allucinato da quello che vedi.Basterebbe solo il traffico a far uscire di cervello chiunque, non tanto per la quantita' di macchine ma per il loro modo di guidare.Siamo stati scaraventati nell'ufficio statale per il turismo nel quale ci siamo trovati un po' in difficolta' perche' non sapevamo dove dormire..Era un po' tardi e tutti gli hotel erano prenotati perche' in citta'era in corso un festival o qualcosa del genere.Ci hanno proposto un tour di 15 giorni del Rajastan(la zone ad ovest di Delhi) col quale avremmo anche risolto il problema della notte del 19(non eravamo esattamente allettati all' idea di dormire alla stazione di Delhi la prima notte).
E' stata una sensazione bruttissima perche' appena arrivati non fa piacere sentirsi con le spalle al muro senza avere altre opportunita'.
Come al solito abbiamo un culo della madonna e ci siamo ritrovati ad una cifra ridicola con una guida stupenda che si chiama Sandeep che ci sta insegnando un sacco di cose che ci saranno stra utili per il resto del viaggio..Stiamo girando da tre giorni per questa regione che ci avevano detto essere stra turistica.In realta' abbiamo visto (e basta)solo altri 4 turisti..
Posti da paura, in mezzo a paesaggi simil desertici pieni di mucche in mezzo alla strada, capre, cammelli alti 2 metri e mezzo e scimme in pieno centro a Dehli...Roba da pazzi.
La cosa che stupisce ancora piu' dei paesaggi, del traffico e degli animali(che gia' basterebbe)e' la gente.A parte Sandeep che ci sta trattando da veri amici con migliaia di suggerimenti, racconti etc..la gente e' incredibile.Non avevo mai visto donne e bambini cosi' belli.Sono di una bellezza davvero disarmante senza contare i loro meravigliosi vestiti.Vedi situazioni di poverta' allucinante, bambini sudici e secchi da far paura, ciuchi che muoiono di fame nel pieno centro di un paese, gente che ha poco piu' di una camicia ma non ho mai visto tanti sorrisi sinceri(almeno sembra) in vita mia.
Quando sono stato in Tunisia la gente ti chiamava e salutava per portarti in un negozio o per venderti qualcosa, infatti inizialmente qui ero molto diffidente.Solo una persona ci ha fatto entrare nel suo negozio di stoffe, davvero meravigliose, ma non ha fatto la minima pressione su di noi.
Appena un bambino qualsiasi ti vede ti saluta, che tu sia in macchina o che tu stia camminando per strada e non vogliono assolutamente niente da te.Solo un gruppetto di bambini vicini ad un tempio nel quale abbiamo assistito al rituale serale di preghiera per una divinita' indu' ha avuto il coraggio di chiederci delle penne o dei dolcetti, mai soldi..
Se cammini per strada e ti fermi un attimo c'e' subito qualcuno che si avvicina per chiederti come ti chiami da dove vieni e cosa fai nella vita.So che potrebbe sembrare banale ma non lo e'.In ogni caso fa effetto vedere persone cosi' serene.Se vedi persone che non ti sorridono alla prima poco dopo che gli parli inizieranno a farlo.Sandeep ci trova situazioni piu' che decorose ma non ci toglie il piacere di vivere situazioni particolari.
In pratica come dicevo abbiamo avuto un culo della madonna perche' siamo introdotti alle cose indiane con un tramite perfetto con il risultato che le capiamo prima e senza le naturali difficolta' incontreremmo da soli..
E' una condizione ideale perche' non siamo nella tipica ambientazione turistica dove non puoi fare niente di quello che vuoi ne' siamo allo sbaraglio.
Abbiamo visitato varie cittadine e le case che signorotti di un secolo o due fa si erano fatti costruire.Tutte completamente dipinte, adesso quasi completamente stinte dal tempo adesso sono abitate dai discendenti che non sembra se la passino particolarmente bene.Tra un paese e l'altro ci sono km e km di strade strette e sabbiosa ai lati sulle quali corrono come pazzi auto e camion evitando carrette trainate da muli o da cammelli
, mucche capre ed esseri umani e scambiandosi su pochi metri di strada ad una velocita' incredibile.Spesso i camion sono pieni gente anche sopra il loro tetto e le jeep trrasportano persone appese agli sportelli laterali o al portellone posteriore.Si sente rumore di clacson in continuazione ed e' ritenuta una forma di cortesia per avvisare le altre auto e i pedoni del tuo passaggio, sul retro di ogni autobus c'e' scritto "horn please".Non appena passi da un piccolo centro abitato hai difficolta' a sentire il rumore della macchina a causa dei clacson che suonano a ripetizione...dopo poco ci si abitua.
Oggi abbiamo visitato oltre alle solita case nei paesini anche un vecchio castello enorme nel quale viveva il maraja con 365 mogli.IL cortile era fatto con il marmo di carrara, i lampadari con i vetri di murano e i pavimenti con le ceramiche di Caltagirone.Splendido.
Piu' tardi siamo stati al tempio dei ratti, un tempio nel quale vivono migliaia e migliaia di ratti.E' un animale sacro e ci sono moltissime persone che si prendono cura di loro, Si dice che chi avvista il topo bianco(ce ne sono davvero pochi) avra' fortuna e naturalmente appena entrati ce lo siamo trovato davanti:il solito culo!
Prima di andare a cena sono stato da un parruchiere a tagliarmi i capelli mentre Sandeep si tagliava la barba:fotonico!Peccato che mi sono ripromesso di non tagliarmi la barba senno' avrei provato volentieri col vecchio sistema del rasoio e schiuma.
Adesso sono all'hotel e internet va e viene.Speriamo bene senno' ho scritto un sacco per niente.
Dettaglio non indifferente:la cucina e' favolosa.Elia come al solito non ci chiappa niente, ci sono sapori raffinatissimi e una varieta' incredibile di cose da mangiare anche per i vegetariani.In effetti quaggiu' si mangia praticamente solo il pollo perch' il resto degli animali e' sacro o e' irreperibile e i vegetariani sono tantissimi.Adesso vado a nanna e domani andiamo a Jasailmer che e' una citta' piuttosto grande con un mercato. Mi faro' fare un vestito su misura adatto a queste temperature(con una spesa massima di nemmeno 5 euri dice Sandee) perche' in jeans si suda come bestie e non e' bene andare a giro troppo scoperti.
Appena trovo un'altra situazione comoda riscrivero'...
Boooonaaaaa!!!!

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Un bambino di nome Abib si e' avvicinato sulle dune per chiederci una penna.POi ha chiesto una foto e si e' messo cosi'.
Fate voi.

14 September 2006

Siamo vicini...

Come pensavo...Da mesi so di questa partenza(l'ho decisa io..)e come sempre mi riduco a fare le corse con i preparativi.
In più l'organizzazione della festa così a ridosso non può che peggiorare notevolmente le cose.
Sono stato piuttosto impegnato a suonare a giro per la penisola con quei pazzi furiosi dei Tamales (che risate) fino ad adesso e ora mi ritrovo a non avere tempo sufficiente per fare, organizzare, sistemare tutto. Il solito coglione, comincio a pensare che sia legato al corredo cromosomico, uno non può farci niente...Propongo uno studio sull'argomento...
Adesso so bene che il fatto di essere così preso dal presente aumenterà l'impatto iniziale, nel bene e nel male.
Il fatto di non stare troppo ad aspettare mi fa anche piacere ma così non proverò mai l'emozione della "quiete prima della tempesta"....Pace...
Provo goffamente ad immaginarmi le situazioni nelle quali potrei trovarmi per organizzare la valigia che ancora incompleta pesa già una tonnellata.Mi rendo conto che è impossibile.L'ho letto ovunque: l'India è destinata a stupire il viaggiatore.Per quanto tu ti possa preparare non potrai evitare il colpo.Ed è forse la cosa che più spinge ad andarci.Prima di partire spero di trovare 6 secondi per scrivere un altro post...Almeno per raccontare il super festone che speriamo non sia bagnato....
E' strano pensare che martedì prossimo avrò buttato al cesso questa quotidianità che ho cercato per anni.
C'est la vie, n'est pas?

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