15 October 2006

Mysore

Erano troppi giorni che vivevamo nella bambagia Goana e abbiamo deciso di andare un po' piu' a sud.Dopo 2 giorni di riposo e 3 giorni di moto ci e' sembrato opportuno levare le tende.Con la moto ci siamo visti prima il nord poi il sud,l'interno e di nuovo il sud.Abbiamo trovato la spiaggia che si vede nella foto dove bevo il succo di cocco insieme al mio amico Venerdi'.Li' abbiamo provato la febbre del tropicale.
Tre o quattro ore tipo lucertole sulla spiaggia con venticello delicato dal mare, possibilita' di riparo dal sole sotto una palmeta con fiumicello annesso,pochissimi turisti(i pochi che si fanno qualche ora di moto per arrivare fin la'), conchiglie bellissime sulla spiaggia e succo di cocco a volonta' = Paradiso.
Ma si sa che ci si annoia velocemente della perfezione, allora abbiamo invocato dolore, sofferenza e pena sprezzanti del pericolo.
Ci siamo fatti il tragitto di 17 ore, da Panjin(capitale di Goa) a Mysore (nel Karnataka), sull'autobus che costava meno.
Vi verra' naturale un sorrisetto dopo cio' che ho detto ma vi assicuro che la cosa non e' cosi' banale.
Innanzi tutto il commesso dal quale abbiamo prenotato la tratta ci ha guardato come si guardano i pazzi e ha scosso la testa.Ci ha chiesto se eravamo sicuri, ma sicuri???sicurisicuri??
La nostra testardaggine e' stata premiata.....Alla stazione degli autobus, dopo la mezzora di ritardo OBBLIGATORIA* e' arrivato il piu' scalcagnato di tutti i bus di passaggio ed era proprio il nostro!!Ci hanno fatto caricare i bagagli dentro perche' ci hanno detto che era molto probabile trovare acquazzoni lungo strada e meno male non e' stato cosi'.Saliti a bordo ci svaccati su due sediloni vuoti per fare una pennichella sfottendo con la mente tutti quei fessi che prendono gli autobus deluxe.
Dopo neanche due fermate l'autobus, se cosi' si puo' definire quel mezzo di trasporto, era pieno come un chicco d'uva.La Ciskina ed io in pochi secondi ci siamo ritovati a sedere in uno spazio appena sufficiente a contenere lei soltanto,con i bagagli in mezzo al corridoio e con le mie ginocchia oblique, ad invadere mezzo passaggio.Questo di solito disturba un po' le persone dalle nostre parti perche' sono costrette a modificare un po' la camminata lungo il corridoio per evitare le tue gambe.Gli indiani invece non sembravano minimamente preoccupati da questo, anzi sembrava apprezzassero quella deliziosa resistenza al loro passaggio.E, solo per ringraziare un poco questa mia invasione di campo sembravano addirittura sottolineare la brutalita' dei loro movimenti al loro passaggio dalle parti delle mie gambe.A tutto questo vanno aggiunti tre fattori fondamentali che sono le condizioni delle strade, la tecnica di guida indiana e il loro clacson.
Suonano si potrebbe dire "aprioristicamente";del tipo, nel dubbio suona.E piu' forte e' il loro clacson e piu' possibilita' ci sono che quelli intorno li lascino passare.

Il; resto lo scrivo piu' tardi.Adesso devo andare....

1 comment:

Anonymous said...

suonano aprioristicamente!!!
AHAHAHAH