La Luna Nera
Ce ne siamo andati da Darwin, dopo decine di saluti abbracci baci e cene.Lo staff e' cambiato:Bob e' andato a Cairns a lavorare in qualita' di istruttore di sub e Gianpaolo e la Michela lo sostituiscono.
La strada da fare era tanta e con ben poche cose da vedere.A parte una serata in un fiume termale direi che non c'e' stato granche'.
La meta era chiaramente Uluru(detto Ayers Rock):l'enorme monolite rosso piantato nel mezzo del deserto australiano.Non ci si sa spiegare perche' si trovi esattamente nel mezzo ma sembra che non sia un caso.
Alice Springs, la citta' nella quale siamo adesso, si trova a 250 km da Uluru ed e' nata come stazione telegrafica proprio qui perche' esattamente al centro dell'isolona.
Dopo la camminata intorno ad Uluru(7km sotto il sole) ci siamo gustati un tramonto da paura davanti al roccione rosso.Le foto parlano abbastanza.Siamo stati talmente bravi da vederci pure l'alba.
Ad una cinquantina di km da Uluru si trovano le Olgas, una serie di roccioni stondati altissimi e vicini l'uno all'altro.Un posto incredibile anche per il fatto che non liconosce nessuno, oscurati come sono dalla fama del vicino monolitone.
Tutto da favola, a parte il fatto che il furgone ha iniziato a fare uno strano rumorino.
Naturalmente la prima cosa da fare appena arrivati ad Alice Springs è farlo vedere dal meccanico.
A 200km esatti da Alice Springs inizia a buttare un fumo bianco che non puzza e a fare un gran casino.Ci fermiamo al lato della strada in mezzo al niente ad aspettare qualcuno che porti uno di noi alla road house(benzinaio, meccanico,supermarket, campeggio solitamente sperso nel nulla) in direzione di Alice Springs per telefonare a meccanici presidenti ed esercito.Una coppiettina di tedeschi mi porta alla suddetta road house.
Lì scopro che per portare il furgone in città ci vogliono 1000 dollari, cifra che chiaramente non abbiamo intenzione di spendere.Chiamo una road house poco più a sud di dove si è fermato il furgone e convinco il padrone ad andare a prendere i miei amici sotto il sole e a portarli nel suo campeggio.
Prendo (dopo 4 ore sotto il sole ad aspettare col pollice su, accidenti alla barba lunga e all'aspetto losco che devo avere)un altro passaggio per Alice Springs e cerco qualche soluzione in città.La MIchela mi raggiunge in città e la mattina dopo prendiamo un costosissimo 4x4 a noleggio col quale, impavidi e fuorilegge, andiamo a prendere il furgone e lo portiamo vicino alla città.Intanto tutti i meccanici che troviamo valutano il problema e ci lasciano con poche speranze di spendere meno di 7000 dollaroni.In ogni caso nessuno ha tempo per visitare decentemente il nostro bambinone e dare una stima più precisa;sono tutti super impegnati per almeno due settimane.
L'idea di passare due settimane ad alice Springs senza mezzo di trasporto metterebbe in ginocchio chiunque,figurati un gruppo di bimbotti agitati dall'idea di girare la East Coast.In una delle numerose girate a caso per il paese per passare il tempo ci imbattiamo in una piccola officina e becchiamo un tipo che sarebbe venuto la mattina successiva a vedere il mezzo.
Lo stesso tipo, un sud africano bianco con un dente d'oro ci sistemerà il furgone se tutto va bene per martedì.Speriamo bene.
La cifra è di molto inferiore a quella suggerita dagli altri meccanici.
Adesso siamo in una tenda in campeggio ad aspettare con impazienza martedì prossimo per poter ripartire.
Diciamo che fa parte dell'avventura.Pensavamo peggio.
Nel frattempo la Michela e JP se ne sono andati, una a Cairns e l'altro a Sidney.Avevano bisogno di lavorare e mettere soldi da parte.Siamo rimasti i tre rincoglioniti toscani.Adesso dobbiamo trovare qualcosa da fare in questa noiosissima città.
1 comment:
Questa foto è diventato il simbolo del nostro lavoro di ostetriche che come sai hanno molto a che fare con la luna.
Post a Comment