13 November 2006

Rigurgito d'India

Prima di passare definitivamente ai capitoli successivi ci sono un paio di cose dell'India che ho tralasciato.
1)Il concerto e' andato bene.Alla indiana, tutto improvvisato e un po'a bischero ma senno' erano svizzeri non indiani.In compenso dopo il concerto ci hanno offerto la cena.
2)La foto coi bambini che mi aspettavano ogni giorno davanti a casa dell'insegnante di flauto che metto alla fine del post.


3)Tutto lo schifo che puo' fare un indiano(l'avevo promesso al Visa)nonche':

L'ODE AL GARRINO

Il buon Indiano la mattina si alza presto e palesa al resto del mondo la sua felicita' nell'affrontare una nuova giornata con rumori che ricordano quelli del gallo cedrone in amore.Tira con quanto fiato ha in corpo fino a che tutto il vicinato e anche un pezzo dell'isolato successivo sono sicuri che tutta la materia mocciosa e' distaccata dalle cavita' orali e nasali.Lo fa con gaudio e lo sputare diventa una sorta offerta mattutina alla comunita'.Sovente ,infatti questo curioso cerimoniale si svolge sulla strada o davanti al negozio di proprieta' del suddetto.Per il resto della giornata uomini donne e bambini continuano a sputare come lama anche se l'operazione di "raschiamento" richiede meno accuratezza.
Un particolare che puo' decorare il gia' delizioso procedimento e' il colore rosso acceso e il forte odore dolciastro dello sputazzamento di molti uomini.Abitudine sanissima di molti indiani e' masticare per ore un impasto di roba dolcissima e tabacco.Molti hanno pochi denti e completamente rossi e alla fine del loro deliziono "masticone" sputano la sostanza negli angoli dei luoghi pubblici fino a farli diventare opere d'arte.

IL PISCIATOIO

Il buon indiano piscia dove puo' perche' spesso sta fuori casa tutto il giorno e i quartieri dove ci sono mercati o grandi agglomerati di attivita' sono caratterizzati da postazioni facilmente riconoscibili da pozze di 4x2m di fanghiglia dall'odore sospetto.Se il luogo e' molto frequentato e c'e' scarsita' di angoli egli si accovaccia coi talloni sul sedere e con fare soddisfatto si libera degli impedimenta liquidi.

RUTTOLOMEO

L'indiano timorato degli Dei ha un approccio molto diverso dal nostro col magico mondo del rutto.Questo atto non del tutto estraneo ai miei ambienti,viene da noi praticato come forma di squisito virtuosismo in compagnia di amici o persone caratterizzate da un certo grado di confidenza.
In effetti il rutto indiano sembra mirare alla manifestazione della sua natura piu' fisiologica.E' una mera emissione di gas...
Ed essendo fisiologico non si deve avere la minima preoccupazione a renderlo pubblico.Anzi e' palese sintomo di benessere.

IL MONNEZZA

Aspetto deteriore di tutti gli indiani che ho incontrato:mai visto buttare qualcosa nei cestini.Magra giustificazione che ce ne sono pochissimi.

Fine della comunicazione.

4 comments:

Anonymous said...

Bravo Rocchino
Ti ricordi che avevamo detto di metterla l'Ode al Garrino quando eravamo insieme...che bella sorpresa.. e che nostalgia malata e decadete verso i Bittelnut e i raschiamenti mattutini che anche a me avrebbero fatto bene...ho ancor la sinusite!
un abbraccio forte

Ciska

Anonymous said...

hahaha, il più bel post!!!
non che abbia niente contro gli indiani, anzi, e dopo questo post ancora meno...

Anonymous said...

...si vede che sei prorpio a cazzeggio..
quanto ti ci sarà voluto per scrivere tutte queste cazzate??...non vedo l'ora che le legga l'ele cosi sai come ti piglia per il culo baci loff

Rocco said...

Guarda che ti sbagli mi e' venuta di getto e l'ho scritta in tempo reale.Dopo due mesi viene spontaneo.....
Baci